Il prossimo 19 e 20 gennaio, dalle ore 9.30, si terrà in modalità online il convegno internazionale e multidisciplinare “IL PAESAGGIO MONTANO DALLE ALPI CUNEESI AI PIRENEI: CROCEVIA DI CULTURE, POPOLI E TRADIZIONI”. L’evento è organizzato da UNITA – Universitas montium con il patrocinio del Dipartimento di Lingue, Letterature Straniere, Culture Moderne, Università degli Studi di Torino, Città di Saluzzo, Saluzzo Monviso 2024, Terres Monviso e Comune di Cuneo, con il sostegno della Fondazione CRC e in collaborazione con la Fondazione Artea, la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di Torino (BAP) e il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST). Il convegno affronterà il tema del paesaggio montano dell’area geografica compresa tra le Alpi cuneesi e i Pirenei, concepito non soltanto come documento della memoria ma anche, e soprattutto, come fattore di connessione tra le popolazioni montane che vi risiedono, come luogo di scambio di culture diverse e tradizioni e come matrice di una nuova comunità transfrontaliera.
Tra i numerosi relatori coinvolti anche il direttore della Fondazione Artea Davide De Luca che, nella mattinata di giovedì, presenterà il suo intervento IL FORTE DI VINADIO – Da luogo di separazione a luogo di inclusione. Percorsi culturali attraverso le Alpi Meridionali.
Con specifico riferimento al tema della valorizzazione, conservazione e trasmissione della memoria dei luoghi e delle comunità, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso il Forte Albertino, uno degli esempi di architettura militare più significativi dell’intero arco alpino, ritrova una sua nuova dimensione e rilevanza nelle intenzioni delle istituzioni, ma soprattutto della gente del territorio e del Comune di Vinadio che intuiscono l’importanza di riappropriarsi di un bene storico straordinariamente suggestivo, ormai privato della sua originaria funzione, e si impegnano per trasformarlo in uno spazio vivo e partecipato.
Il Forte di Vinadio si trasforma così negli anni da luogo di separazione a luogo di inclusione e contaminazione culturale attraverso la realizzazione del percorso multimediale “Montagna in Movimento”, della mostra permanente “Messaggeri Alati”, itinerari legati all’arte contemporanea, di tipo escursionistico e una ricca programmazione di eventi ed attività dedicati sia ad un pubblico più specifico, come scuole o famiglie, sia generico.
Il direttore di Artea, fondazione che dal 2017 gestisce i percorsi espositivi e la programmazione culturale del Forte Albertino, illustrerà brevemente il percorso di “rinascita” del forte, le attività e i progetti di valorizzazione intrapresi e quelli futuri, pensati per raccontare un bene fortemente identitario, frutto di quell’originale interazione tra uomini e territorio, tra natura e storia che ha fatto delle Alpi una culla di civiltà montanara, e per promuoverlo attraverso una narrazione sempre più consapevole, partecipata e accattivante.
Lo scopo del convegno è quello di evidenziare come il comune paesaggio montano possa costituire l’occasione per la nascita di una identità territoriale condivisa e allargata. Il risultato atteso è, pertanto, la costruzione di una nuova consapevolezza del paesaggio montano non più circoscritto alle singole aree geografiche di appartenenza e ai confini nazionali ma basato su una nuova concezione dello stesso inteso come network di idee, progetti e iniziative: per la nascita di una cultura del paesaggio montano in grado di valorizzare e promuovere quelle aree geografiche.
Il convegno si svolge interamente online. Clicca qui per seguire la diretta di mercoledì 19 e giovedì 20, a partire dalle ore 9.30.
Copertina: Forte di Vinadio, dicembre 2021 – ph. @Nicola Degioanni